Mi sono permesso di inserire un argomento che mi sta molto a cuore in questa sezione dato che mi sembra al momento di maggiore visibilità. Probabilmente avrebbe più ragion d'essere nella sezione tecnica. Mi affido alle strigliate e all'opera degli amministratori se desidereranno spostarlo.
Qualche anno fa ho tradotto un interessante articolo scritto da tale Phillip Whitten e pubblicato sul numero di Marzo 2005 da Swimming World. L'ho ripubblicato recentemente su
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (http://www.nuotando.it/Invecchiamento/Invecchiamento.htm).
Approfondendo però ulteriormente l'argomento, desideravo evidenziare che, a parte l'articolo di cui sopra, e pochissime pubblicazioni, il tema nuoto+master è quasi totalmente ignorato. Gli unici due testi che sono riuscito a trovare sono:
"Il nuoto per master e amatori" di Fabio Bettazzoni Editrice Elika del 1998
"Swimming Past 50" di Mel Goldstein e Dave Tanner Human Kinetics del 1999
In tutti e due i libri però viene trascurato l'aspetto delle differenze di prestazioni e tempi di recupero durante gli allenamenti di atleti di età diversa. Il nuotatore master è o assimilato all'agonista o, coll'avanzare degli anni è equiparato sbrigativamente al frequentatore del nuoto libero.
Ritengo che la ragione di ciò sia nella povertà del campione (termine usato in accezione statistica) da studiare (andate a vedere per curiosità il numero dei classificati nell'ultimo Supermaster e verificate come il numero cada paurosamente dai Master 50 in su...) e nella singolare situazione in cui si vengono a trovare gli allenatori (non me ne vogliano assolutamente i nostri validissimi caoches...) ovvero quella di essere più giovani dei loro atleti. L'allenatore, oltre ad avere una competenza basata sullo studio, fonda le sue capacità anche sulla propria esperienza di (ex) nuotatore. In questo caso gli viene però a mancare la conoscenza (sul proprio corpo) delle modificazioni che intervengono in atleti di età avanzate (cardio vascolari, aerobiche...).
Mi sono trovato più volte a discutere di un'equazione data per scontata, in cui a nuotatori di età molto lontane tra loro, ma con le stesse prestazioni in gara, venivano proposti allenamenti con identici tempi di recupero.
Viste le oggettive difficoltà di approfondire il tema a bordo vasca, troverei stimolante utilizzare il forum per sviscerare ulteriormente l'argomento che trovo centrale nella nostra preparazione (magari e soprattutto con gli interventi dei nostri allenatori).
Grazie a tutti.
Pater
P.S. Ovviamente parlando sempre di situazioni teoriche e allo "stato dell'arte". E in condizioni di spazio acqua adeguato.