Tutto è iniziato quando, pochi anni fa, durante un’interminabile guardia notturna in chirurgia d’urgenza
, parlando di nuoto (per non pensare solo ai pazienti!), un collega-amico mi dice: “Giorgia, perché non smetti con il corso di nuoto e inizi con i Master?” L’idea
mi piacque subito, ma alla Siesta non c’era una squadra Master e la squadra del mio amico (Nocetta, per non fare nomi!) non era per niente facile da raggiungere con i miei orari di lavoro...così decido di soprassedere in attesa di tempi migliori…
Poi un bel giorno di Settembre 2009 arrivò Gaia come nuova istruttrice al corso di nuoto avanzato per adulti de La Siesta, ci guardò nuotare per un paio di lezioni, poi nuovamente la proposta: “perché non iniziate a fare i Master?”.
Eravamo pochissimi elementi, e dopo un’allenamento “prova-di-sopravvivenza”
ci trovammo arruolati nella Nantes Ostiensis!!
Da quel momento l’avvicinarsi della lezione di nuoto non mi faceva più fare pensieri del tipo “oggi è tardi…sono stanca…ho il raffreddore…fa freddo…proprio non mi và...”. Sono passati due anni e l’allenamento è diventata una necessità psico-fisica, un appuntamento imperdibile, quasi una questione di sopravvivenza allo stress della vita quotidiana!
E non solo…
Nuotando ho rincontrato persone che non vedevo da anni e con cui non sapevo di condividere la passione per l’acqua e soprattutto…
Nuotando ho conosciuto tutti voi, la mia squadra, i miei amici, dopo tanti anni di vita dedicati alla medicina, finalmente avevo un impegno che non fosse di studio e degli amici che non parlavano solo di malattie ed esami!!
Nantessiani, in questi due anni siete stati la “cosa” più bella della mia vita!
A settembre 2011 la mia vita cambierà radicalmente, per motivi di lavoro mi trasferirò in Trentino, a Cavalese (1000 m s.l.m.), dove ad aspettarmi, oltre alle magnifiche montagne con piste da sci annesse, c’è un contratto a tempo indeterminato che qui a Roma non viene più firmato da nessun medico da decenni ormai, e che per chissà quanto tempo qui mi avrebbero ancora fatto desiderare…
Un anno fa sono riuscita ad evitare questo momento, stavolta però non era il caso di rinunciare ad una stabilità lavorativa senza paragoni, con la crisi che attanaglia il Mondo intero!
La qualità della mia vita cambierà (spero in meglio) tanto quanto il mio lavoro, ma una cosa è certa: nonostante le piscine chiuse per lavori di ristrutturazione farò di tutto
per continuare a nuotare e verrò a fare le gare a Roma, e non solo, per rivedere i miei compagni di squadra, i miei amici!
Scusate la lunghezza del mio “manoscritto”, ma il dono della sintesi non è mai stata una mia qualità…
Ancora una cosa: vi aspetto in Val di Fiemme!
Vi abbraccio forte, forte! A presto!